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VEGA E L’ILLUMINAZIONE A LED CHE ARRIVA DALLE STELLE

La lampada a led VEGA, proposta da VISTOSI, mostra una linea essenziale, seria, vigorosa. Estremamente moderna.

Michele de Lucchi la disegnò nel 1982, e fece subito un enorme successo. Fonte di ispirazione: le stelle.

Vega, appunto, la stella più brillante della costellazione della Lira.

Nel 2009 la lampada di VISTOSI è stata rieditata, acquistando una forma ancora più accattivante, ma l’apparecchio è un pezzo storico della produzione Vistosi.

Oltre ad essere uno strumento indispensabile per illuminare una scrivania, una postazione PC, un tavolo da disegno… VEGA risulta un’eccezionale soluzione per risparmiare energia, grazie alla scelta della sorgente led.

 

VEGA NELLA VERSIONE 2009 – LAMPADA DA TERRA –

Vega si compone di una base circolare su cui è fissata una sottile tubo in metallo bianco. Su questo supporto è posto il diffusore direzionabile in vetro soffiato e lavorato a mano.

Questo comprende una parte cilindrica, sede della sorgente luminosa alogena, e un terminale sferico, che assicura l’emissione della luce in forma diretta e diffusa

Le tonalità del vetro in cui la lampada è disponibile sono diversificate: si va dal bianco lucido per una versione total white o a contrasto con il blu, il verde, il giallo, in un gioco di alternanze multicolor.

VISTOSI E IL DESIGN SENZA TEMPO – dal sito ufficiale –
È concepito sui tavoli del design internazionale, ma ancora prendee vita in Laguna, dal soffio dei maestri vetrai, da mani che lo plasmano con gesti sapienti. È il vetro delle creazioni Vistosi. La storia di Vistosi si snoda attraverso cinque secoli durante i quali questa firma del vetro è andata affermandosi, riuscendo a distinguersi anche nei periodi di crisi della produzione vetraria Muranese. Nel XVII secolo il veneziano Zuanne Geronimo Gazzabin, conosciuto con l’appellativo di ‘Vistoso’, divenne proprietario di una fornace a Murano: da allora la famiglia rimase nell’elitè artistico-vetraria muranese, protagonista della fortuna del prezioso manufatto. La tradizione familiare dei maestri vetrai Vistosi è indissolubilmente legata al successo della vetraria veneziana nel mondo, e allo stesso modo ha attraversato l’Europa e solcato gli oceani, in cerca di consenso e sfide sempre nuove. Verso la metà del secolo scorso, Guglielmo e Luciano Vistosi riportarono sul mercato lo stile e la maestria che avevano reso indelebile il nome della famiglia, riuscendo a fissare lo stile Vistosi in “creazioni senza tempo”, riconoscibili nelle forme raffinate dei pezzi che prendevano vita sul tavolo dei designers: un’antichissima forma d’arte usciva per sempre dall’alveo della tradizione per entrare nella modernità. La sinergia tra vetro e design, incontro di materia e pensiero, di arte e tecnica, di forma e slancio vitale, si è tradotta nel connubio della firma Vistosi con i più importanti nomi della creatività internazionale: Aulenti, Dal Lago, De Lucchi, Dordoni, Leclerc, Magistretti, Mangiarotti, Meda, Peduzzi Riva, Santachiara, Sottsass, sono solo alcuni di essi. Ne è nato uno scambio reciproco di ispirazione, in cui l’estro dei designers ha dovuto a volte piegarsi alle esigenze del vetro e la materia da parte sua ha solcato il nuovo territorio della ricerca sui materiali. Vistosi fu tra i precursori della nuova era, credendo in un futuro in cui il vetro diventava materia ideale per l’espressione della creatività e della diffusione della luce. Questa inedita filosofia, rivelatasi vincente negli anni Cinquanta, si ripropone oggi nella ricerca di nuove tecniche di lavorazione e di un design che ne valorizzi la purezza e le peculiarità. Rivitalizzate dal design, la tecnica e la lavorazione sapiente dei materiali rimangono però il punto di partenza di qualsiasi creazione. Nelle fornaci del Gruppo Vistosi esperti chimici ricercano varianti alle composizioni di sabbie e minerali che da secoli si tramandano gelosamente in Laguna, ottenendo sempre nuove “alchimie” che aumentano la trasparenza, la malleabilità, la purezza del materiale e permettono la realizzazione di inediti colori, decori e riflessi; i progettisti mettono a punto forni e tecniche di fusione in grado di cuocere miscele sempre più ricercate e sofisticate per garantire al Maestro Vetraio una materia prima di estrema qualità e dalla resa impeccabile. Resta immutata la missione aziendale di creare pezzi “senza tempo” come Giogali, Neverrino, Munega, Lepanto, disegnati negli anni ’60 e ’70, ma estremamente attuali e di grande successo ancora ai nostri giorni. Nel nome Vistosi convivono così le tecniche millenarie del vetro lavorato a mano e soffiato a bocca, con sperimentazioni del design e studio dei materiali. Ecco “i cristalli”, “le aquamarine”, “gli ambrati” ed “i neri”, modi sempre nuovi di “vestire con il vetro”, tradotti in collezioni inedite. Il presente è tensione continua a migliorare tecniche e materiali, a cercare inattese armonie tra il vetro e le sue forme: la nobiltà dell’elemento è valorizzata dallo studio delle linee; la materia elaborata per mettere a disposizione dei creativi la sua resa migliore, nella consapevolezza che il bel vetro non vive di luce propria ma trae forza dai particolari.
DESCRIZIONE TECNICA DELLA LAMPADA A LED VEGA DI VISTOSI
Collezione di lampade in vetro soffiato e lavorato a mano con diffusore direzionabile. Tonalità del vetro: bianco lucido, multicolor (1) blu chiaro / verde chiaro / giallo, multicolor (2) giallo / blu / verde chiaro. Parti metalliche: bianco.

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