Dagli ultimi lavori di designers come Antonio Citterio, Eliana Martinelli, Brian Sironi, Karim Rashid si avverte la presenza di un led che da mera fonte funzionale e di illuminazione si offre come nuovo interessante spunto per dare vita a forme e figure nuove, esuberanti o razionali, a seconda dello stile che l’artista persegue, ma pur sempre oggetti di luce dalle inedite sembianze, audaci, uniche, e sempre ottenute tramite l’illuminazione a led.
L’esigenza di sorgenti energetiche a basso consumo spinge le aziende a promuovere progetti e creatori di apparecchi a led.
Proprio la stessa tecnologia offre ai protagonisti del design occasione per riedificarsi, riformularsi, ripartire verso un viaggio nuovo di creazione e sviluppo.
Eppure il led non si ferma neppure al solo design. L’illuminazione a led ha recentemente valicato un nuovo confine, ed è entrata a far parte di un mondo che sta alla base del design stesso: la pura arte.
Con Enrica Borghi e le sue spettacolari opere a mosaico, il led viene ad integrarsi con le vetrate in stile povero dell’artista.
Inserite nel disegno specifico dei pannelli luminosi, le strisce a led si fanno così strumento non solo di altissima tecnica ma anche di decoro e ornamento, che contribuiscono alla messa a punto dell’opera, consentendone il perfetto compimento.
Si evince così, dai mosaici della Borghi, quanto il led stia diventando un’illuminazione fondamentale per esprimere la migliore “estetica” possibile anche in un’opera d’arte.
Le creazioni borghiane sono esempi di un’arte povera solo nel nome, nell’idea che rappresenta, e non nel risultato che fa trasparire. Basta dare uno sguardo a queste spettacolari opere per accorgersi della genialità dell’artista, che riesce a tirare fuori dai così chiamati elementi da riclico, come i fondi di bottiglia, una fascino indiscutibile.
Le strisce di led utilizzate tuttavia per esaltare ed illuminare i contorni dei pezzi di puzzle che compongono le vetrate della Borghi, evidenziano qui la presenza di una forma che deve in qualche modo servirsi della tecnologica.
La scoperta ancora recente del Led nei campi quali il design e l’arte porta la ricerca a muoversi ed evolversi costantemente, in modo tale da risolvere a breve le problematiche che a volte ancora si riscontrano, e da poter aspirare a forme architettoniche, come hotel, interamente illuminati a led.
Qualche accenno storico sul LED
– notizie tratte da wikipedia –
I primi diodi L.E.D. erano disponibili solo nel colore rosso. Venivano utilizzati come indicatori nei circuiti elettronici, nei display a sette segmenti e negli optoisolatori. Successivamente vennero sviluppati LED che emettevano luce gialla e verde e vennero realizzati dispositivi che integravano due LED, generalmente uno rosso e uno verde, nello stesso contenitore permettendo di visualizzare quattro stati (spento, verde, rosso, verde+rosso=giallo) con lo stesso dispositivo,
Gli anni Novanta
Negli anni novanta vennero realizzati LED con efficienza sempre più alta e in una gamma di colori sempre maggiore fino a quando con la realizzazione di LED a luce blu fu possibile realizzare dispositivi che, integrando tre LED (uno rosso, uno verde e uno blu), potevano generare qualsiasi colore, parallelamente, la quantità di luce emessa, competitiva con le comuni lampadine, porta a prevedere nell’arco del tempo, un impiego generalizzato in tutti i campi.